Torna alla pagina iniziale
Torna alla pagina di Hex
Gli inventori di Hex
Piet Hein |
Nato in Danimarca il 16 Dicembre 1905, Piet Hein è stato designer, inventore, poeta e filosofo. La sua figura potrebbe essere definita una variante moderna di Leonardo da Vinci. Già in gioventù ha dimostrato una particolare predisposposizione all'eccletismo seguendo corsi universitari di arte, filosofia e fisica teorica. È l'inventore (o lo scopritore?) di una interessante curva, chiamata "Superellisse" che è una via di mezzo tra un'ellisse e un rettangolo. Questa curva è stata utilizzata per la progettazione di una rotonda in Svezia, dello stadio Olimpico di Città del Messico, di centri sportivi, nonchè di svariati oggetti di design. Hein è inventore e autore prolifico di una forma poetica da lui chiamata "grook". Infine è noto anche come l'inventore del gioco Hex e di molti altri giochi matematici. Hein è morto il 17 Aprile 1996.
John F. Nash |
Nato nel 1928, negli Stati Uniti, John F. Nash ha ottenuto nel 1950 il suo dottorato (Ph.D) in Matematica presso l'Università di Princeton, con una tesi dal titolo "Non-cooperative Games". In quei tempi questa Università annoverava tra i suoi insegnanti, scienziati del calibro di Einstein, Godel, Lefschetz, Wiener e altri. Nash ha dimostrato sin dai suoi primi studi, di essere un matematico assolutamente originale ed ecclettico, ottenendo importantissimi risultati in geometria algebrica, geometria differenziale e in analisi. Nel 1994 gli fu assegnato il premio Nobel in economia per i risultati della sua tesi sulla teoria dei giochi, una moderna teoria che trova applicazioni in economia, scienze sociali, biologia e altro. In questa tesi viene formalizzata la nozione che oggi è chiamata "equilibrio di Nash", una delle idee più importanti della teoria dei giochi non-cooperativa. Studiando argomenti quali le strategie nelle campagne elettorali, le cause della guerra o l'evoluzione degli esseri viventi, si scopre spesso che le previsioni consistono nel determinare un equilibrio di Nash.
Purtroppo la vita di Nash è stata funestata da una grave malattia mentale, la schizofrenia, che gli ha causato gravi problemi nei rapporti con la famiglia e con i suoi colleghi. Ecco quanto dice lui stesso della sua malattia: "le persone al Massachusets Institute of Technology, dove lavoravo, e più tardi tutta Boston, si comportavano con me in modo molto strano... cominciavo a vedere ovunque intorno a me cripto-comunisti... ho cominciato a ritermi un uomo di grande importanza religiosa e sentivo voci tutto il tempo... Ho cominciato a sentire nella mia testa qualcosa come telefonate da colleghi che si opponevano alle mie idee. Il delirio era come un sogno dal quale non riuscivo a svegliarmi". Questo aspetto della vita di Nash è stato raccontato nel libro "A beautiful mind" di S. Nasar, poi diventato un famoso film.
Dopo anni di gravi difficoltà, Nash è riuscito a debellare in parte la malattia ed è tuttora professore emerito all'Università di Princeton.
Oltre che matematico di genio, Nash si è dilettato nell'invenzione di curiosi giochi matematici, tra i quali anche un gioco che i matematici di Princeton chiamavano "Nash", quasi identico al gioco Hex inventato da Piet Hein. Ecco cosa dice di lui un'altro famoso matematico John Milnor, suo compagno di studi a Princeton: "Era sempre pieno di idee, non solo in teoria dei giochi, ma anche in topologia e geometria. Tuttavia, il mio ricordo più vivo di quel periodo sono i molti giochi che venivano giocati nella sala comune del dipartimento di matematica. Imparai Kriegspiel, Go e anche questo ingegnoso gioco topologico che noi chiamavamo "Nash" in onore del suo inventore.".
Queste informazioni sono state tratte da vari siti:
La biografia di Nash è stata tratta dal sito di storia della matematica: www-history.mcs.st-and.ac.uk/history/.
Le informazioni su Piet Hein si trovano sul sito:
www.piethein.com/usr/piethein/HomepagUK.nsf, oppure e anche su Wikipedia.